Il magazzino del futuro sarà completamente automatizzato?

19 Marzo 2013

Alle recenti fiere per la movimentazione dei materiali come Logistica (in Olanda) e Manutention (in Francia) abbiamo notato un aumento considerevole nel numero di società che offrono soluzioni automatizzate per il magazzinaggio dei prodotti. Il magazzino del futuro sarà un edificio altamente tecnologico con un numero di persone ridotto al minimo?

Gian Schiava prende in considerazione i punti positivi e negativi nell’automazione del magazzino.

Per esplorare questo soggetto dobbiamo iniziare esaminando il modo in cui si muove la merce nel magazzino e poi definire il significato della parola automazione in questo contesto. Quando gli operatori di magazzino vanno fisicamente (nel luogo in cui) si trova la merce l’espressione usata è man-to-goods (letteralmente l’uomo alla merce). Benché sia possibile farlo usando macchine avanzate come carrelli trilaterali insieme a scanner per codice barra, non viene considerata un’operazione automatizzata; è solo quando si usano sistemi per portare goods-to-man (cioè la merce all’uomo) che si attraversa il confine e si parla di automazione.
Esistono sul mercato soluzioni diverse per raggiungere questo risultato; ad esempio, trasloelevatori miniload, magazzini orizzontali o verticali, sistemi a satelliti, sorter di smistamento e molti altri. Nella maggior parte dei casi questi sistemi sono uniti a nastri trasportatori per ridurre ulteriormente la necessità di un intervento umano.

La seconda cosa che dobbiamo tenere presente è che la maggior parte delle attività non intendono automatizzare completamente le operazioni di logistica, ma forse soltanto determinati magazzini o probabilmente i prodotti con un alto indice di rotazione. Di conseguenza, in Europa si trovano spesso metodi di prelievo sofisticati insieme a scaffali convenzionali per pallet.

Quando è una buona idea passare all’automazione
Prendiamo ora in considerazione le ragioni per cui una società possa mettere in conto la possibilità di automatizzare il magazzino. Probabilmente la ragione principale è il costo sempre maggiore del personale; a causa della crisi finanziaria i costi sono in declino , ma questo fatto potrebbe semplicemente essere una cosa temporanea. Nella maggior parte delle nazioni europee però la popolazione sta invecchiando e probabilmente in un futuro prossimo sarà più difficile trovare il personale adatto. In entrambi i casi l’automazione rappresenta la soluzione giusta.

Anche lo spazio è un fattore importante dato che un magazzino automatizzato non necessita corridoi larghi per accomodare i carrelli in movimento quando prelevano la merce, dato che anche uno spazio stretto è sufficiente per una satellite o un trasloelevatore. Inoltre, questi sistemi funzionano a una maggior altezza di un carrello quindi in un magazzino automatizzato è possibile stoccare più merce diminuendo la larghezza del corridoio e aumentando l’altezza della scaffalatura. In pratica, ciò significa che l’intera operazione può funzionare in un modo più efficiente entro uno spazio più piccolo e meno costoso oppure, se aumenta la necessità di spazio, con l’automazione si può evitare di allargare il magazzino o addirittura di dover trasferire l’intera operazione ad un edificio più grande.

Un’altra cosa da considerare è che le persone fanno sbagli – questa è una cosa inevitabile in un magazzino ad operazione manuale. Benché si controlli l’accuratezza con tecniche varie, ad esempio la scansione codice barra o il riconoscimento della voce, la persona che preleva un ordine può sempre fare un errore, mentre la macchina non sbaglia dato che fa esattamente quanto richiesto. L’automazione quindi significa non soltanto meno errori nelle operazioni di prelievo e una maggior soddisfazione del cliente, ma anche la diminuzione dei costi.

L’ultima ragione per scegliere l’automazione è l’aumento della produttività, in particolare dato che i clienti fanno le ordinazioni sempre più in ritardo. Mentre nel passato si considerava normale un limite specifico delle 14.00, ora si accettano ordinazioni fino alle 18.00 o perfino le 20.00. L’e-commerce sta solo rafforzando questa tendenza. Più si allungano i limiti di tempo specifici per le ordinazioni, più è breve il lead-time nel magazzino; se in un qualsiasi momento abbiamo soltanto alcune ore per prelevare centinaia di ordinazioni è praticamente inevitabile investire perlomeno in un certo tipo di automazione.

Esistono molte altre ragioni secondarie e meno convincenti per l’automazione; ad esempio la riduzione generale nel consumo d’energia e il fatto che i sistemi automatizzati stanno diventando più abbordabili, quindi anche più attraenti.

Ma non è poi così semplice!
Se le ragioni per automatizzare un magazzino sono abbastanza chiare, perché esistono ancora tante operazioni convenzionali? Prima di tutto, per automatizzare completamente un magazzino è tuttora necessario un investimento considerevole con un lungo periodo di ritorno sui soldi spesi. In questi tempi economicamente impegnativi molte società stanno semplicemente cercando di sopravvivere, dato che è difficile ottenere i prestiti necessari per l’espansione. In generale, si considera che la durata di rimborso in un sistema automatizzato vada da quattro a cinque anni, quindi, se in dubbio, prima di prendere in considerazione una spesa simile è necessario fare un calcolo della remunerazione anticipata sul capitale investito.

La seconda considerazione è che i sistemi automatizzati possono essere meno flessibili e aggiungere un altro livello d’inibizione. Per esempio, è difficile anticipare la richiesta e una società non desidera costruire un magazzino spendendo 10 milioni di euro soltanto per scoprire che la capacità necessaria per stoccaggio va oltre quanto richiesto a causa delle vendite in diminuzione. Grandi progetti per l’automatizzazione della distribuzione probabilmente sono più validi per imprese in fase di crescita oppure in grado di anticipare accuratamente le vendite future.
In un magazzino con operazioni manuali non è poi così difficile o costoso muovere gli scaffali, cambiare il flusso del traffico o introdurre altri cambiamenti. In un edificio con sistemi estensivi o chilometri di nastri trasportatori è spesso difficile e costoso apportare cambiamenti di questo genere.

Inoltre, l’automazione richiede la standardizzazione. Ad esempio, in un magazzino automatizzato per pallet la merce deve essere posta nel pallet con molta attenzione - gli scatoloni non possono sporgersi nel corridoio o la merce cadere. L’imballaggio termo contrattile potrebbe facilitare l’operazione, ma aumenta ulteriormente i costi totali.

Esiste però un altro metodo
I lati positivi e negativi indicati in precedenza non sono arbitrari dato che quanto potrebbe rappresentare un considerevole problema per un’impresa potrebbe essere irrilevante per un’altra. Non basta soltanto chiedersi se è preferibile “diventare automatizzati oppure no”; in Europa i manager del settore logistica hanno un compito molto difficile perché cercano di mantenere i costi bassi ed allo stesso tempo aumentare il rendimento. Probabilmente considerazioni di questo genere rimarranno valide anche nei prossimi anni.

Di conseguenza, se non si sceglie di fare un investimento di questo genere è sempre una buona idea prendere di nuovo in considerazione il magazzino per vedere se è possibile eliminare gli ingorghi e migliorare la produttività.

Le società stanno cambiando in continuazione; perché i magazzini dovrebbero restare gli stessi anno dopo anno? Basta guardare con più attenzione alle scaffalature per pallet; è possibile diminuire la larghezza del corridoio e lavorare con carrelli retrattili per aumentare la capacità di magazzinaggio? Il carrello trasporta la merce in entrambe le direzioni oppure viaggia carico soltanto nella metà del percorso? La lunghezza e la direzione dei corridoi sono adatte ai nuovi requisiti? Prendendo in considerazione attentamente questo processo forse si rimarrà sorpresi per l’aumento della produttività.

I magazzini del 21º secolo
Oggi, domani e forse anche in un futuro prossimo vediamo che gli edifici di tutti i tipi - automatizzati, parzialmente automatizzati o completamente manuali - rappresentano sempre una sfida ma anche un’opportunità di miglioramento. Un certo livello di automatizzazione nel magazzino non dovrebbe mai rappresentare un target a se stante. Sono gli obiettivi corporativi, a lunga o breve scadenza, che dovrebbero rappresentare la meta agognata.

AGV

  • I veicoli a guida automatica (AGV) funzionano veramente bene in operazioni a due o tre turni dato che in questo tipo d’operazione il periodo di recuperazione del capitale investito è più breve.
  • Gli AGV sono affidabili e svolgono il compito loro affidato. Sempre.
  • La possibilità di rintracciare un pallet rappresenta un vantaggio considerevole, in particolare nel settore dei generi alimentari.
  • I veicoli a guida automatica riducono il danno alla merce e all’edificio.

Sorgente: Rocla Oy

Gian Schiava

  1. Immagine per cortesia di Rocla Oy
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