Un servizio smisurato…

19 Marzo 2013

Nel cuore delle proprie vigne nella regione della Champagne, Moët & Chandon - il marchio meglio conosciuto nel mondo del gruppo di articoli di lusso LVMH – si fida della collaborazione con Aprolis per concentrarsi di nuovo sull’attività principale e migliorare la propria efficienza. Una bollicina di tranquillità …

Ora che il periodo di vacanze a fine anno è finito, concentriamoci su uno dei prodotti meglio conosciuti della Francia, cioè lo champagne.

Tuttora sinonimo di lusso, convivialità e feste, è in grado di resistere alla crisi finanziaria in modo molto piacevole grazie ad una considerevole crescita in tutto il mondo. Fra tutti i viticultori, le cooperative e centinaia di produttori di champagne, un nome è particolarmente prestigioso: Moët & Chandon. Fin dal 1743 è stato senza dubbio il marchio i cui tappi “scoppiano” maggiormente nel mondo intero!

Soltanto l’indirizzo di Avenue de Champagne in Epernay (51) rappresenta un simbolo del suo prestigio dato che ha ospitato molti sovrani e celebrità, ma una gran parte del successo di questo nettare spumeggiante è basato su quanto avviene sotto terra.

220 veicoli per la movimentazione a una profondità di 30 metri
Scendendo sotto terra si trova una rete considerevole di grotte scavate nel gesso della regione della Champagne durante il 18º secolo. A una profondità di 30 metri esistono e si intrecciano corridoi, gallerie e cantine su livelli differenti. Il silenzio di questo labirinto di 28 km di grotte oscure è disturbato soltanto dalle visite guidate su un circuito predisposto oppure dall’andare e venire di circa 220 veicoli per movimentare i materiali. Circa 100 carrelli di 1,6 tonnellate della Cat® si incrociano con 75 trattori Spijkstaal, oltre a 29 veicoli usati per trasportare le persone e 15 carrelli per il magazzino – transpallet e stoccatori. Il loro ruolo è di movimentare e trasportare le bottiglie della Moët & Chandon conservate nelle cantine, che poi saranno lasciate qui ad invecchiare per un minimo di 15 mesi.

Per evitare le emissioni, gli odori e le vibrazioni in quest’ambiente chiuso tutti i veicoli sono elettrici, ma ben presto avranno anche qualcos’altro in comune, cioè un contratto di noleggio a lunga scadenza. Al momento quasi metà del parco è di proprietà della società, ma Thierry Manteau, il manager del deposito, manutenzione del magazzino e movimentazione della merce (MHCS) intende ottimizzare l’organizzazione del parco e ridurre i costi. Come intende farlo? Rafforzando la propria associazione con Aprolis, che al momento è responsabile per l’altra metà del parco tenuto con un noleggio a lunga scadenza.

Tre tecnici dell’Aprolis sul posto
Thierry Manteau ci ha spiegato: “La nostra attività è produrre lo champagne, non eseguire la manutenzione dei veicoli per la movimentazione dato che questa è la nostra specializzazione. A cominciare dal 2013 intendiamo trasferire tutto questo lato ad Aprolis, una società nella quale riponiamo una fiducia totale”. Già di per se stesse le loro conoscenze quale una concessionaria esclusiva della Cat® Lift Trucks e uno dei leader in Francia sul mercato del noleggio per la movimentazione di materiali multipli rappresentano un’ottima garanzia.

Sin dal 1985 Moët & Chandon ha desiderato includere un secondo produttore di carrelli per diversificare il parco di veicoli Fenwick già di sua proprietà. Dopo aver testato i carrelli delle fabbriche meglio conosciute sul mercato la società ha preso la decisione di adottare quelli della Cat® Lift Trucks.

Ai primi del 2000 Cat® è diventata la marca esclusiva dei carrelli usati da Moët & Chandon e di seguito, nel 2007, la società ha deciso di andare oltre e di mettere tutti i propri carrelli sotto un contratto di noleggio a lunga scadenza. Pascal Demange, il manager clienti di Aprolis, ci ha spiegato che questa fiducia è dovuta all’offerta specifica proposta dalla sua azienda. “Possiamo noleggiare e fare la manutenzione di qualsiasi veicolo che si muove su ruote, dai trattori fino ai carrelli per il magazzino e i veicoli per la pulizia. Dato che l’azienda è estremamente versatile i nostri clienti hanno un provider singolo per la manutenzione: ciò potrà soddisfare tutti i loro requisiti e garantire la tranquillità mentale”. Thierry Manteau ha definito ‘impossibile’ “perfino contemplare la possibilità che il dovuto servizio non sia offerto e le macchine restino immobili”, quindi tre tecnici dell’Aprolis sono permanentemente sul sito per garantire dalla propria officina centralizzata e dedicata una manutenzione preventiva e curativa sull’intero parco di Epernay.

Raccolto manuale al 100%
I livelli del servizio devono aumentare ulteriormente durante la vendemmia, sempre eseguita a mano e secondo la tradizione su un periodo di circa tre settimane tra l’inizio di settembre e la fine d’ottobre.

Durante questo tempo la società usa i carrelli dell’Aprolis con un contratto di noleggio a breve scadenza: nei centri di pigiatura sparse per tutta la regione si usano 45 veicoli a gas per trasportare l’uva ai torchi. Il vigneto di 1100 ettari della Moët & Chandon, il più grande della zona, fa parte di questa fornitura e manda la propria uva ai torchi, ma il resto del prodotto è acquistato da soci viticoltori.

La conoscenza del settore e delle persone che vi lavorano permette al team dell’Aprolis di essere il più possibile in armonia con le necessità del cliente. Thierry Manteau è lieto di riferire che: “Su una base giornaliera agiscono quali nostri soci per definire i requisiti e le questioni specifiche dell’attività, oltre che fare proposte di sviluppo”.

Diamo alcuni esempi per dimostrare il fatto:

  • l’uso di pneumatici molto resistenti e completamente riciclabili;
  • la consegna della prima generazione futura di carrelli elettrici EP16CPNT Cat® con una batteria che dura considerevolmente più a lungo;
  • possibilità di usare l’olio nell’intero parco, ecc.

C’è da dire che già da diversi anni la casa dello champagne ha praticato una politica ambientale molto efficace; in particolare, Moët è stata la prima dell’LVMH Group ad implementare una gestione di sviluppo sostenibile che le ha permesso di ottenere i riconoscimenti ISO 22000 e 14001.

Sul sito Mont-Aigu, proprio nel cuore del vigneti, è stata costruita una stanza di fermentazione per oltre 100.000 ettolitri che potrà usufruire dei vantaggi di un approccio ambientale ultramoderno e innovativo, sempre però ottemperando agli standard severi HQE = Haute Qualité Environnementale (caratteristiche ambientali di alta qualità). Questo ‘primato’ per il settore commerciale dello champagne permette a Moët & Chandon di rimanere: “La vetrina e il punto di riferimento per le altre case dello champagne”. Thierry Manteau è fiero di far parte di una società “sempre osservata attentamente e spesso considerata un pioniere nel settore”.

Le vendite dello champagne sono in forte espansione all’estero
Benché il mercato globale per lo champagne abbia riferito una diminuzione del 5% nei primi nove mesi del 2012 sono state le esportazioni a dar impeto alle vendite. Nel 2011 sono stati spediti all’estero quasi 330 milioni di bottiglie, con un aumento del 32% in Australia (4,9 milioni), del 24% in Russia (1,3 milioni), del 19% in Cina (1,3 milioni), del 14,4% negli Stati Uniti (19,4 milioni), del 7% in Brasile (oltre 1 milione) e del 6,7% in Giappone (7,9 milioni). Sorgente: Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC).

Da notare che per Moët & Chandon, il leader mondiale per le vendite, i risultati per il 2012 sono in aumento grazie a due nazioni importanti - Stati Uniti e Giappone - e una in cui le vendite sono in continuo aumento, cioè la Cina. L’80% della produzione del gruppo ora è diretta al mercato dell’esportazione.

L’arte del girare le bottiglie
L’ idea di girare fino a 50.000 bottiglie di vino a mano ogni giorno spaventa! Sembrerebbe un incubo proveniente da un film di fantascienza, ma è la realtà per David Vincent e i suoi due colleghi ‘giratori’ per la casa di champagne Moët & Chandon. Quando il vino è sufficientemente maturo, girare la bottiglia aiuta a rimuovere il sedimento che altrimenti lo renderebbe offuscato. La tecnica tradizionale consiste nel girare verso il basso il collo di ciascuna bottiglia per poi espellere completamente il sedimento quando si è depositato nel collo stesso. Per ragioni finanziarie quest’operazione è fatta ancora a mano soltanto per le grandi annate di vendemmia, ma in genere viene eseguita sempre più spesso facendo girare il pallet in modo meccanico.

  1. 30 metri sottoterra si aprono e si intrecciano molti corridoi, gallerie e cantine.
  2. Le bottiglie di Moët & Chandon sono lasciate ad invecchiare qui per un minimo di 15 mesi
  3. Thierry Manteau, manager del deposito e responsabile per la manutenzione e movimentazione dei materiali (MHCS) e Pascal Demange, rappresentante vendite dell’Aprolis
  4. I carrelli EP16NT della Cat® Lift Trucks nella zona di carico
  5. I carrelli EP16NT della Cat® Lift Trucks addatti per per afferare un portabottiglie
  6. La nuova generazione di carrelli elettrici EP16CNT.

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moet chandon
cat forklifts
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30 metres underground, a network of corridors, galleries and cellars open out and intertwine.
30 metres underground, a network of corridors, galleries and cellars open out and intertwine.
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Moët & Chandon bottles are stored here to mature for a minimum period of 15 months
Moët & Chandon bottles are stored here to mature for a minimum period of 15 months
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Thierry Manteau, MHCS warehouse, maintenance and handling depot manager, and Pascal Demange, Aprolis  salesman
Thierry Manteau, MHCS warehouse, maintenance and handling depot manager, and Pascal Demange, Aprolis salesman
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EP16NT Cat® lift trucks in loading room
EP16NT Cat® lift trucks in loading room
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EP16NT Cat® lift trucks with bottle rack carriers, equipment specifically for transporting champagne bottles
EP16NT Cat® lift trucks with bottle rack carriers, equipment specifically for transporting champagne bottles
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New generation EP16CNT electric truck
New generation EP16CNT electric truck